Una bimba… sottovoce! Peter Carnavas

“Mary era una bimba… sottovoce. La sua famiglia faceva talmente tanto rumore da non riuscire quasi a sentirla. Finché lei, con le sue maniere delicate, non riuscì a mostrare loro le meraviglie del mondo che si stavano perdendo.”

In questi ultimi giorni di lavoro prima delle adorate vacanze, mi sto rilassando leggendo e gustandomi libri per bambini. Come ho già detto più volte, non c’è età o limite d’età per gustarsi queste meraviglie perché li leggiamo con occhi diversi, gustiamo le immagini e, hanno sempre qualche cosa di bello da raccontarci, come questo libro splendidamente illustrato!

Mary è una dolce bambina che parla sottovoce, i suoi gesti sono così delicati e le sue attenzioni verso il mondo così profonde da far sembrare quasi inutile parlare, basta ascoltare e guardarsi bene intorno, ma… ma gli adulti intorno a lei non ne sono capaci ed arriva un momento che Mary scompare ai loro occhi… solo una ricerca profonda e accurata, il ritornare ad ascoltare e ad ascoltarsi farà si che Mary ritorni e tutti insieme sapranno godere di quello che succede intorno a loro, senza parlare ne urlare ma solamente ascoltando.

Un libro delizioso, illustrato con dei disegni molto belli che permette a noi adulti di capire le profondità dei cuori dei bambini e comprendere che a volte basta solo ascoltarsi per potersi capire…

  • Editore Nord – Sud
  • Pagine 36
  • Edizione cartonata – illustrata
  • Età di lettura: dai 3 anni in su

Cambio vita – Lorraine Fouchet

“Se la vita in città è diventata insostenibile, il traffico ti soffoca e il lavoro ti logora. Se hai pensato qualche volta di andare a vivere in campagna per ritrovare il rapporto con la natura. Insomma, se vuoi davvero cambiare vita, questo è il romanzo che fa per te. La protagonista di Cambio vita, Juliette, è una giornalista trentenne, vive e lavora a Parigi con la sorellina Alice e il figlio Aurélien. Quando si rende conto che la sua vita professionale e sentimentale sta andando a rotoli, prende una decisione coraggiosa: mollare tutto per andare a vivere in campagna. Ma che fare, una volta trasferiti al Sud? Con un’amica d’infanzia, Sarah, ha un’idea semplice e geniale: aprire un’agenzia che sotto l’insegna «Cambiare tutto» offre consigli, aiuto e supporto logistico a chi vuole abbandonare la metropoli e trovare un ritmo di vita più sano, in solitudine o con la propria famiglia. Per Juliette comincia così una nuova fase dell’esistenza, popolata di nuovi amici, di nuovi amori, ma anche di vicini diffidenti o addirittura ostili, in un crescendo di avventure simpaticamente divertenti. E soprattutto arrivano i clienti dell’agenzia, che portano il loro desiderio d’avventura e la loro briciola di mistero, dimostrando a sé stessi – e anche a Juliette – che è sempre possibile dare una svolta al proprio destino.”

Chi di noi non ha mai pensato di cambiare vita? io spessissimo ed anche se rimane un sogno, per il momento, questo libro mi ha ridato una speranza, mai lasciar cadere i sogni.

Juliette si trova schiacciata dagli impegni, dalle responsabilità, una vita professionale che non funziona e non la soddisfa e in un batter di ciglia decide di cambiare.

Si trasferisce in campagna in un piccolo paesino a sud della Francia dove ha trascorso la sua infanzia con la nonna, inizia una nuova vita, certo all’inizio non è facile, tutto gli è contro, la sorella adolescente Alice che la ritiene responsabile della morte dei genitori di certo non la sostiene e la piccola comunità di campagna non riesce ad accettarla, ma anche grazie all’aiuto della sua amica del cuore, personaggio originale e ricco di fantasia creativa, la vita di Juliette avrà una svolta, sia da un punto di vista professionale che amoroso, trovando in questa piccola comunità le sue radici e anche l’amore.

Un libro piacevolissimo che si legge in un soffio e che ci fa sognare.

Un libro da assaporare in una splendida giornata estiva accompagnato da un tè freddo ai frutti di bosco.

  • Editore Garzanti
  • 328 pagine
  • Formato cartaceo – Ebook

I quaderni botanici di Madame Lucie – Mélissa Da Costa

“Fuori è l’estate luminosa e insopportabile di luglio quando Amande Luzin, trent’anni, entra per la prima volta nella casa che ha affittato nelle campagne francesi dell’Auvergne. Ad accoglierla, come una benedizione, trova finestre sbarrate, buio, silenzio; un rifugio. È qui, lontano da tutti, che ha deciso di nascondersi dopo la morte improvvisa di suo marito e della bambina che portava in grembo. Fuori è l’estate ma Amande non la guarda, non apre mai le imposte. Non vuole più, nella sua vita, l’interferenza della luce. Finché, in uno di quei giorni tutti uguali, ovattati e spenti, trova alcuni strani appunti lasciati lì dalla vecchia proprietaria, Madame Lucie: su agende e calendari, scritte in una bella grafia tonda, ci sono semplici e dettagliate indicazioni per la cura del giardino, una specie di lunario fatto in casa. La terra è lì, appena oltre la porta, abbandonata e incolta. Amande è una giovane donna di città, che non ha mai indossato un paio di stivali di gomma, eppure suo malgrado si trova a cedere; interra il primo seme, vedrà spuntare un germoglio: nella palude del suo dolore, una piccola, fragrante, promessa di futuro.”

Quando un libro mi conquista l’anima trovo sempre difficile parlarne, ed è questo uno di quei libri. Il dolore di Amande si percepisce tutto, parola dopo parola, lo smarrimento e la confusione dopo la morte Di Ben e della loro bambina è presente in ogni pagina, e la disperazione non passa. Ma giorno dopo giorno, dopo ogni luna ed ogni tramonto, dopo la neve, pian piano Amande in questo luogo solitario riprende a vivere. La casa di campagna dove si è trasferita le regala piano piano la sua magia, l’orto, le piante, un gatto solitario e una nuova visione della sua vita e di come continuare vivere e non a sopravvivere pian piano si fa strada nel suo core. Quando Amande comincia a capire che deve far spazio ad altro e non solo al suo dolore capisce che si può rinascere, senza cancellare ne dimenticare la vita che è stata prima di…. Anzi capisce che è bello ricordare, ma ricordi belli e costruttivi, ricordi che come i germogli dell’orto e i fiori che sbocciano le regalano la serenità.

Uno dei più bei romanzi che ho letto ultimamente, ve lo consiglio con tutto il cuore perché sappiamo benissimo che quando qualcuno che amiamo se ne va fisicamente dalla nostra vita, possiamo anche ritrovarlo in tutto quello che ci circonda, dobbiamo solo darci una possibilità.

Da assaporare con un infuso ghiacciato di menta e zenzero in un prato verde e sotto un salice piangente.

Editore Rizzoli – Pagine 300 – Formato cartaceo – Ebook

Le coordinate della felicità – Gianluca Gotto

le coordinate della felicità

“”Io la sognavo una vita così. Una vita in cui poter girare per l’Asia per mesi, per poi svegliarmi una mattina a Bali e decidere su due piedi di voler tornare in Europa. Passare un paio di giorni a Bangkok per mangiare pad thai e salutare l’Oriente. Andare a trovare mia nonna a Torino, poi salire a bordo della mia casa su ruote e ripartire. E alla prima sera on the road, guardando le stelle, discutere con la mia anima gemella della prossima meta. Oppure viaggiare e basta, senza meta, inseguendo solo ed esclusivamente le coordinate della felicità. Sognavo di poter fare della stanza di una guest-house o della hall di un aeroporto il mio ufficio e del mondo intero la mia casa. Poter lavorare in remoto da qualsiasi punto del pianeta e guadagnarmi da vivere facendo ciò che più amo. La sognavo una vita così: libera. E vi dico la verità, da qualche parte tra la testa e il cuore sentivo di potercela fare per davvero, fin dal primo giorno. Forse è quello che ha fatto la differenza: crederci. Crederci sempre.””

Le nostre rivoluzioni personali, grandi o piccole che siano, iniziano sempre da un posto che abbiamo dentro, da qualche parte tra la testa  e il cuore”

Le coordinate della felicità è un libro che racconta una storia di un ragazzo, Gianluca, e dei suoi sogni e di come tenacemente cerca e riesce a raggiungerli. E’ un libro scritto come un romanzo, ma non è un romanzo, è quasi un’autobiografia, ma non lo è nella forma. E’ un manuale per viaggiatori, per sognatori, per chiunque sia in cerca della sua strada verso la felicità.

E’ un libro che ho scoperto per caso, ma che ho letto d’un fiato. L’autore è un ragazzo giovanissimo ma che ha vissuto già mille vite e mille esperienze, quasi tutte viaggiando.

Da leggere e da scoprire anche il suo blog

Editore Mondadori – Pagine 384 – Formato cartaceo, Ebook

Il treno dei bambini – Viola Ardone

9602749

“È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.” Continua a leggere