“Torino, tra le Molinette e il Valentino. Adriano, professore ottantaduenne che ha appena perso la moglie, ha un segreto di cui si vergogna un po’: da quando la sua compagna non c’è più, continua a rivederla tra le corsie delle Molinette, anche se sa che non può essere vero. O forse sì? A soccorrerlo dal dubbio di essere sull’orlo della pazzia intervengono uno stravagante tassista, certo che sia più che normale che i morti continuino ad abitare accanto ai loro cari, e altre tre persone, che incrociano la sua strada. Gemma, libraia trentenne che nel fine settimana fa la volontaria al Filo d’Argento, un call center per anziani. Olga, un’arzilla zitella settantaseienne ricoverata con una gamba rotta. E Fausto, un giovane grafico precario fidanzato a una ragazza della Torino bene e padrone di Archibald, un bracco che ha il vizio di darsi alla macchia proprio nel parco dove fa jogging Gemma. Le vite di questi quattro personaggi si intrecciano, come in una danza, tra il parco e l’ospedale, dove si aggirano altre due inafferrabili presenze. Perché chi l’ha detto che morendo si deve per forza andare nell’aldilà, in un paradiso perfetto, algido e lontano? Non è forse più consolante – e infinitamente più divertente – immaginare di poter restare nell’aldiquà, invisibili a tutti tranne a chi ci vorrà vedere, fantasmi della porta accanto con tutte le nostre stupende imperfezioni?”
Che dire, quest’anno nelle mie letture estive, sono stata molto molto fortunata. Non leggo mai le trame dei libri che scelgo se prima la copertina non mi colpisce, così è stato anche per questo piacevolissimo romanzo. Uno stile di scrittura molto giovanile, divertente e scorrevolissimo che racconta delle meravigliose storie d’amore, una apparentemente improbabile, un’amore lungo una vita, è una piccola storia che crescerà attraverso queste pagine. I protagonisti principali sono degli anziani, e già questo è bellissimo… chi ha perso la speranza, chi invece è morto, chi nonostante sia anziana è allegra, vispa e arzilla, poi troviamo due giovani, confusi che girano in tondo ma fanno fatica ad incontrarsi e poi tutto si fa chiaro…
Un romanzo, bello, ricco di buoni sentimenti, ricco di insegnamenti tra cui quello per me più importante, gli anziani hanno sempre qualcosa di bello e vero da trasmetterci, ricordiamocelo, sempre! Dolce, delicato e commuovente, una piacevole scoperta che vorrei piacesse a voi come è piaciuto a me!
Dimenticavo c’è anche lui Archibald, il nome è altosonante che ne dite? Ed è grazie a lui che tutto si compie 🙂
Editore Feltrinelli – Pagine 176 – Formato cartaceo – Ebook
Ma sai che la tua recensione mi ha entusiasmata?! Io ho un debole per le persone anziane e mi segno subito questo libro da leggere. Grazie!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Leggilo cara, è davvero molto bello!!!!! Grazie a te!
"Mi piace"Piace a 1 persona