Nora Webster – Colm Tóibín

“Irlanda, fine degli anni sessanta. Nora Webster vive in una piccola cittadina, si occupa dei suoi quattro figli e cerca di ricostruirsi una vita dopo la morte del marito. Intelligente, a volte difficile e impaziente, a volte gentile e amorevole, è vittima delle circostanze e spera che qualcosa, qualsiasi cosa cambi e le permetta di andare via. Lentamente, grazie all’aiuto della musica e dell’amicizia, trova un barlume di speranza e una strada per ripartire. Con nuove dinamiche famigliari, la donna sembra sia violentemente padrona di sé sia una figura dalla morale ambigua, tanto da diventare una delle eroine più memorabili della narrativa contemporanea. Il ritratto che viene tratteggiato nell’arco degli anni è straziante, penetrante, sempre tenero e profondamente vero.”

Non conoscevo questo autore che mi ha piacevolmente colpito. Una storia drammatica quella di Nora, rimane vedova con 4 figli e che forzatamente deve reinventarsi come madre, come donna e come lavoratrice. Una testimonianza forte in un’ Irlanda difficile. Una donna che deve mantenere la testa alta nonostante il dolore della perdita ma che vuole anche divertirsi e non fare sempre il caporale maggiore per combattere con i figli e con la loro educazione. Una donna che cerca la felicità nelle piccole cose ma che agli occhi di chi le sta intorno appare magari un po frivola solo perchè ama la musica… Un libro che mi ha piacevolmente stupito e che come ho già raccontato in altri libri, si capisce che è scritto da un uomo, niente frivolezze ma pagine concrete che raccontato la vita senza fronzoli e senza tanto girarci intorno… Davvero molto molto bello e a tratti molto triste…

Editore Bompiani – Pagine 346 – Formato cartaceo