“Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi).”
Un libro che mi ha fatto ridere moltissimo oltre che costringermi a ripensare e rivedere il mio modo di mangiare. Come dice il sottotitolo si tratta di una storia vera ( e l’autore aggiunge “purtroppo”). Lui è il scrittore, regista, sceneggiatore ( ad esempio di notte prima degli esami), lei una modella e nutrizionista. E’ una storia simpaticissima d’amore, di cibo, di amici. Inizia proprio dall’inizio, cioè dal primo appuntamento quando lui, ignorando che lei sia una vegana integralista, la porta in un ristorantino specializzato in carne alla brace, salumi e mozzarella di bufala che è la prova che dio esiste e abita a Caserta. Lei dopo che lui ha ordinato l’inverosimile annuncia di essere vegana. Lui a quel punto novello Nostradamus sa per certo che quella sera lui e Claudia non avrebbero fatto l’amore e le chiede: ” ma vegana, vegana?” domanda poco arguta. Essere vegano è uno status, non un’aggettivo. E’ come essere magri, calvi, morti. Nessuno ti domanderebbe mai ma tuo cognato è calvo, calvo?” ” ma tua suocera è morta, morta?”
Assolutamente da leggere. buona lettura!
Editore Einaudi – Pagine 130 – Formato cartaceo – Ebook
Sono convinta che il vegan abbia moltissimi lati buoni, ma non si può diffonderlo come fa Claudia. Ottiene l’effetto contrario!
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