“Yuriko è una ragazza caparbia, vitalissima, che vive con la sua famiglia, d’origine contadina, sull’isola di Etajima, vicino all’Accademia navale. Yoshi appartiene invece a una stirpe di samurai, è uno dei migliori allievi dell’Accademia, ma si è iscritto solo per volere dei genitori. In tempo di pace, il matrimonio tra i due sarebbe stato impensabile, ma di fronte alla possibilità che Yoshi venga mobilitato da un momento all’altro, anche i suoi impettiti genitori si ammorbidiscono, acconsentendo alle nozze. L’amore di Yuriko e Yoshi rischia però di essere un’altra vittima della bomba atomica. Yuriko infatti, non avendo da un po’ notizie del marito, imbarcato su una nave della flotta giapponese, la mattina del 6 agosto 1945 prende il traghetto diretto a Hiroshima, per andare a chiedere informazioni alle Poste centrali.”
Senza motivo apparente Yuriko viene abbandonata dal marito e solo alla fine del libro si scoprirà il perchè.
Antonietta Pastore racconta una storia vera vissuta da molto vicino. Questa autrice è la traduttrice di molti autori fra cui Murakami.
Oltre a condurre il lettore nelle atmosfere del Giappone di cinquant’anni fa, a farci conoscere i valori del rispetto verso gli altri, il senso di responsabilità, la precisione e il gusto per le cose belle, l’autrice pone al lettore una questione delicata che venne poco considerata ai tempi della seconda guerra mondiale, ma che dopo l’episodio di Fukushima è tornata a farsi sentire, forte come allora: quella delle mogli o fidanzate ripudiate e abbandonate per la paura delle radiazioni e della possibilità di avere figli con problemi.
Un bel libro, che apre una finestra su un mondo molto lontano da noi.
Editore Einaudi – Pagine 132 – Formato cartaceo – Ebook