“A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga.”
A differenza delle altre amiche del club, non mi sono affatto entusiasmata per questo libriccino che mi aspettavo fosse decisamente più divertente (o forse è quell’umorismo inglese che faccio fatica a cogliere). Simpatica la vicenda che porta ad alcune riflessioni sul ruolo e sulla vita di un personaggio illustre come la regina Elisabetta e che rappresenta un caloroso invito a leggere i libri.
Editore Adelphi – Pag. 95 – Formato cartaceo – Ebook