“Annika Bengtzon è una giovanissima giornalista alle prese con il primo incarico. Mentre ancora fatica a orientarsi nell’ambiente frenetico e spietato del giornalismo professionale, in un cimitero viene ritrovato il cadavere di una ballerina, stuprata e strangolata. Principale sospettato: un ministro. Annika si butta a capofitto nell’indagine e nel giro di poco tempo porta alla luce una storia di corruzione che coinvolge sex club e ambienti nazionalisti. Un mondo pericoloso, fatto di sesso e violenza, che rischia di travolgerla.”
Ho comperato questo libro per le ottime recensioni che avevo letto sull’autrice, scrittrice e giornalista svedese. Il libro viene catalogato come giallo. Io sarei piu’ propensa a definirlo romanzo, anche se il colpo finale e’ presente e il libro si svolge tutto intorno all’assassinio di una giovane ragazza.
La figura di Annika fa simpatia, ma, personalmente, non mi ha coinvolta particolarmente. E’ una ragazza decisa e determinata, si trova immersa in eventi piu’ grandi di lei e non molla mai. Perde il lavoro, ne trova un altro, si prende una pausa, recupera il tempo perso. Gli altri personaggi che ruotano intorno a lei sono ben delineati e hanno caratteristiche forti.
Il libro si legge abbastanza velocemente. A tratti e’ un po’ lento e meno coinvolgente di quello che pensavo. Pero’ scorre e si arriva alla fine, dove tutto e’ concentrato. Il colpo di scena e’ parecchio forte. Condivisibile o meno, ti lascia senza parole.
Non mi sento di sconsigliare il libro, ma neanche di metterlo in cima alla lista dei propri libri da leggere. Mi piacerebbe sapere se qualcuno lo ha letto e cosa gli e’ piaciuto del libro. Senza svelare il finale, ovviamente!
Marsilio Editore – Pagine 445 – Formato cartaceo – Ebook
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