“David Joshua Goldberg, novantaduenne ebreo appena tornato in Germania dopo sessant’anni trascorsi negli Stati Uniti, viene ucciso nella sua casa di Kelkheim. Le modalità dell’omicidio fanno pensare a una vera e propria esecuzione: un colpo alla nuca sparato mentre la vittima era in ginocchio. Ancora più sconcertanti poi sono i ritrovamenti successivi: un numero, 16145, scritto col sangue su uno specchio e un tatuaggio, scoperto nella parte interna del braccio dell’anziana vittima, in tutto e per tutto identico a quello delle SS. Un ebreo con un tatuaggio nazista!? Il commissario capo Oliver von Bodenstein e la collega Pia Kirchhoff cominciano a indagare, ma la situazione si complica rapidamente. Nel giro di pochi giorni vengono uccise altre due persone: un uomo di ottantasei anni e una donna di ottantotto, entrambi «giustiziati» con un colpo alla testa esploso da una vecchia pistola risalente alla seconda guerra mondiale. A legare le vittime, oltre all’età avanzata e al misterioso numero 16145, è anche il fatto che tutte e tre fossero state invitate all’ottantacinquesimo compleanno di Vera Kaltensee, una ricca vedova della zona che vive insieme con l’ambiguo figlio Elard. Cosa c’entra un’abbiente signora con simili efferati delitti? E che parte ha nella vicenda lo sfuggente Elard? Per rispondere a queste domande e catturare un serial killer la cui fama oltrepassa ormai i monti del Taunus, Bodenstein e la sua squadra dovranno lavorare senza sosta e scavare a fondo nel passato, fino a imbattersi in un oscuro evento della Prussia orientale degli anni Quaranta. Un evento che continua a lacerare e lasciare ferite profonde.”
Secondo romanzo dell’autrice pubblicato cronologicamente in Italia dalla Giano Editore, anche se racconta invece episodi avvenuti prima della pubblicazione del primo romanzo, non voglio svelarvi molto perchè questo è a mio parere di tutti i romanzi di questa autrice che ho letto, il più bello, il più raccapricciante e che ti lascia senza fiato. La trama è un susseguirsi di roccamboleschi colpi di scena che fanno davvero perdere il sonno, una storia che parla del passato e che porta in superficie dolori, rancori ed esperienze davvero invivibili, a chi piace il genere uno dei migliori romanzi thriller – gialli letti ultimamente.
Recensione di “Biancaneve non deve morire”
Editore Giano – Pagine 416 – Formato Cartaceo – Ebook
Mi sembra impegnativo. Forse in questo momento ho bisogno di qualcosa di più leggero.
Come stai Elena? Non passi più a trovarmi? Ti aspetto! Hao dei post arretrati 😉
Luna
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Ciao Luna, no non impegnativo se ti piace il genere non vedi l’ora di leggere pagina dopo pagina, verò a trovarti mi cara 🙂 Un bacione
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Sembra interessante e soprattutto ricco di colpi di scena, o mi sbaglio?
Comunque l’ho già annotato 😉
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Verissimo Francy, ti farà stare con il fiato sospeso, per il momento il più bello della serie (ne ho metti altri due 🙂
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