“Queenie Hennessy sa di non avere molto tempo, non vuole lasciare nulla in sospeso prima di andarsene e allora desidera salutare per l’ultima volta Harold Fry, l’uomo che è stato il suo migliore amico, il compagno di tutta una vita, almeno nel suo cuore. Per questo gli ha scritto quel biglietto: un affettuoso messaggio di commiato, nulla di più. Ma quando scopre che Harold sta attraversando l’Inghilterra a piedi per salvarla e lei deve aspettarlo, rimane quasi stordita. La vita le sfugge rapidamente dalle dita, non ce la farà mai! Il solo modo per ingannare la morte fino all’arrivo di Harold, Queenie lo capisce subito, è scrivere un altro messaggio, più lungo, più autentico: quello in cui gli confesserà tutto. Tutti i suoi segreti. Tutti i suoi ricordi. E tutto il suo inesauribile, straordinario amore. Sotto forma di lettera, tanto più profondo ed emozionante perché così totalmente vero, La canzone d’amore di Queenie Hennessy è un romanzo bellissimo fatto di coraggio, speranza e gioia, la storia di una donna unica, capace di un sentimento gratuito e infinito. E capace perciò di dare il valore più alto alla propria esistenza e a quella di chi ha amato.”
Dopo aver letto “L’incredibile viaggio di Harold Fry” non potevo non leggere il seguito, questa volta raccontato da Queenie. Di per se sarebbe un romanzo triste, Queenie sta morendo e vuole salutare e aspettare il suo amico di sempre Harold che sta camminando per andarla a trovare, prima di lasciare questo mondo. La leggerezza, la bellezza e la singolarità dello stile di questa scrittrice mi hanno permesso di ridere, sorridere e piangere. Le emozioni raccontate in questo meraviglioso romanzo sono tantissime e sapientemente narrate. Una riflessione sulla vita, sull’amore e sulla morte, delicata e leggera. Un libro consigliato a tutti, ai giovani perchè a volte danno per scontata la vita e a chi non è più giovane, perchè la morte raccontata qui non fa tanta paura…
Editore Sperling & Kupfer – Pagine 342 – Formato cartaceo – Ebook
Quando ho cominciato a leggere il post, ho pensato che la storia mi suonasse familiare e non capivo perchè, poi ho visto che si tratta del seguito di un libro che avevi già consigliato: devo dire che mi ispirano entrambi, son curiosa 🙂
Grazie Ely!
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Francesca bisogna leggerli entrambi sono davvero bellissimi, e solo leggendo il primo si comprende il secondo 🙂
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