Storia di una ladra di libri – Markus Zusak

zusakStoria-di-una-ladra-2013“È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte – curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona – “Storia di una ladra di libri” è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.”

Veramente bello questo libro che ho naturalmente affrontato con timore visto l’ambientazione terribile: la seconda guerra mondiale col suo carico infinito di nefandezze. Originale l’idea di far raccontare la storia alla Morte che con le sue anticipazioni ha tolto un po’ di dramma al finale atroce. Stupendi tanti personaggi.

Editore Frassinelli – Pagine 563 – Formato cartaceo

4 pensieri su “Storia di una ladra di libri – Markus Zusak

  1. Sia il libro che il film sono molto belli. Non c’è nulla di brutto nella versione cinemartografica, né all’interno del libro. E’ una storia bella e delicata. Secondo me, tu e Mattia potete leggerlo tranquillamente. Ciao Elena, buon pomeriggio! 😉

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