“Quando la signorina Olga, una figura pallida avvolta nella pelliccia nera di astrakan, colletto e polsi di visone, cappellino di feltro verde scuro in testa con veletta, prende in affitto la mansarda di via Worktz 227, Trissera, grigia periferia di Milano, i condomini si limitano a fare qualche speculazione sul suo conto, come del resto fanno con tutti. Ma quando nove anni dopo il suo cadavere viene ritrovato con una fune intorno al collo, allora i vicini cominciano a spettegolare davvero. Quale passato può celarsi dietro l’apparentemente inappuntabile vita di una signorina ottantenne? Le trine, i merletti, i lampadari di cristallo, le sue belle cose di un gusto così raffinato possono veramente nascondere uno spiazzante segreto custodito per anni? Il commissario Gilardi pensa proprio di sì. D’altronde tutti sanno che le persone non sono mai come sembrano, vicini di casa compresi.”
La signorina Olga, una signora d’altri tempi che mi sarebbe piaciuto avere come vicina. L’mmaginazione dei vicini costruisce davvero una vita parallela alla povera signorina, quando poi viene trovata morta, Il commissario Gilardi ha davvero una bella gatta da pelare e deve scavare nel passato e nel presente di tutti i condomini. Un bel giallo all’italiana, non troppo cruento ma che fa lavorare la mente. Chissà quale segreto custodiva Olga? Ed era veramente quello che sembrava essere? Lo scoprirete solo leggendolo! Direi anche che da scoprire è anche questa scrittrice a me sconosciuta!
Editore Salani – Pagine 412 – Formato cartaceo – Ebook
Mi hai incuriosito; in genere non leggo molti gialli all’italiana, perciò voglio proprio vedere com’è questo 🙂
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A me è piaciuto molto non cruento e troppo forte come quelli tedeschi e scandinavi, una lettura piacevole
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