“Quando Martin Sixsmith, noto giornalista in cerca di nuova occupazione, accetta di incontrare quella donna sconosciuta, non ha molte aspettative. Ma poi, la donna lo invita a indagare sul segreto che, dopo un riserbo di quasi cinquant’anni, la madre Philomena le ha svelato, e il suo istinto da giornalista non sa tirarsi indietro.
Philomena è poco più che una ragazzina quando rimane incinta. È giovane e ingenua, senza cognizione dei fatti della vita e la società irlandese del 1952 la considera ormai una “donna perduta”. Rinchiusa in un convento, poco dopo darà alla luce Anthony. Per tre anni si occupa di lui tra quelle mura, fino a quando le suore non glielo portano via per darlo in adozione, dietro compenso, a una facoltosa famiglia americana, come accadeva in quegli anni a migliaia di altri figli del peccato.
Non c’è stato giorno da allora in cui Philomena non abbia pensato al suo bambino, senza mai abbandonare il sogno di ritrovarlo, e cercando in segreto di rintracciarlo. E senza immaginare che, dall’altra parte dell’oceano, anche suo figlio la stava cercando.
Nella sua ricerca, Martin porterà alla luce segreti, ipocrisie e soprusi occultati per anni e annoderà le fila di due anime separate alla nascita e spinte l’una verso l’altra da una sete d’amore inesauribile.”
Da questo intenso e meraviglioso romanzo, è stato tratto anche un film… Per la prima volta mi è capitato di voler assolutamente acquistare il libro dopo aver visto alla televisione il film, per l’appunto. Non me ne sono pentita… Questa storia vi catturerà, vi emozionerà e vi farà anche versare qualche lacrima…vi farà molto riflettere portandovi a conoscenza di una realtà di quegli anni, forse per molti ignota (io per prima non sapevo di queste adozioni) e spero vi appassioni come lo è stato per me.
Editore Piemme – Pagine 459 – Formato cartaceo – Ebook
Deve essere molto bello, io ho visto solo il film ed è stato davvero commuovente…
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Si, anche se rispetto al film è un pò diverso….il libro narra più la storia del figlio, lasciando Philomena un pò in secondo piano e mette in luce la sua personalità, la sua storia, la sua vita e la sua volontà di cercare la vera madre, cosa che gli viene impedita dalle suore del convento in Irlanda…
Il film come tu sai, avendolo visto, mette la figura di Philomena alla ricerca del figlio in primo piano…la stessa storia vista in due sfaccettature diverse…
Baci cara
Simona M.
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ciao! c’è un giochino che aspetta tutte voi del blog, se vi va! 😉 http://ilsabatomattina.com/2015/02/18/liebster-award/
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Grazie! Vengo a vedere 🙂
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Ho visto il film al cinema l’anno scorso e la figura di Philomena mi aveva colpito molto.
Sembra molto interessante che il libro mostri anche la storia dal punto di vista del figlio, mi hai incuriosita!
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si, rispetto al film la visione è differente…ma non meno intensa!
Simona M.
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