“Un monello che fa piangere chi gli strappa i capelli e un principe acido, cattivo e poco furbo sono i due antagonisti di questo memorabile romanzo del 1952. La posta in gioco dello scontro fra Cipollino e Limone è nientemeno che la libertà di un popolo intero, composto di pomodori, ciliegie, fagiolini e vecchie talpe. Incantate come una fiaba, lunghe come un romanzo, divertenti come un cartone animato, “Le avventure di Cipollino” sono un libro unico, nato nell’atmosfera di entusiasmo e di speranza del secondo dopoguerra. La trama è lineare: i buoni, vessati dal tiranno e oppressi da regole insensate, guidati dal giovane Cipollino riusciranno a sconfiggere i cattivi a colpi di scherzi, beffe e piani geniali, senza mai ricorrere alla violenza. Ma l’intento di Gianni Rodari, non è mettere in scena una lotta tra il male e il bene: è quello di dimostrare che una società giusta sia possibile, auspicabile e anche più divertente per tutti.”
E’ la prima volta che leggo una storia di Rodari. Ero abituata, fin da bambina, a leggere le sue filastrocche. E quanto mi piacevano. Ma un romanzo, una storia lunga duecento pagine non mi aveva mai incuriosita. Quanto mi sbagliavo.
Il libro è consigliato per bambini dai 7-8 anni. Ma nessuno vieta ad un adulto di leggerlo. Anzi. Io l’ho comperato con l’idea di leggerlo insieme a mio figlio, ma prima ho voluto gustarmelo da sola. I titoli dei capitoli in rima e la loro lunghezza generalmente di poche pagine, facevano sì che la curiosità di proseguire nella lettura, mi portasse a leggere un numero considerevole di pagine ogni volta.
Il racconto è estremamente attuale, sebbene pubblicato nel 1952. Cipollino, un ragazzino sveglio e intraprendente, diventa immediatamente il proprio compagno di avventure e simbolo di speranza. La non violenza e l’intelligenza, mischiata con l’amicizia e il senso di giustizia portano gli oppressi, tutti rappresentati da frutta e verdura, a vincere contro un pomodoro e un limone, simboli di tirannia. Il libro scivola sotto gli occhi e fa sorridere e mi ha ricordato che, anche la letturatura per ragazzi, è un patrimonio che tutti gli adulti dovrebbero possedere.
Editore Enaudi Ragazzi – Pagine 217 – Formato cartaceo
Io leggo spesso libri per bambini e per ragazzi, secondo me letti da adulti sono davvero una manna dal cielo, trovo delle sfumature che prima non avevo notato, mi segno questo libro, di Rodari ne ho letti un po ma questo no! Grazie
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Anch’io leggevo le filastrocche di Rodari da bambina, poi l’ho riscoperto all’università e non l’ho più abbandonato! Ci sono dei magnifici racconti scritti per un pubblico di “bambini ormai divenuti grandi” che sono dei gioiellini, ma hai ragione, la sua forza sono proprio i testi per bambini, e che fanno bene anche agli adulti 😉 Se non l’hai mai letto, ti consiglio di Rodari “C’era due volte il barone Lamberto”, io lo adoro 🙂
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Ciao Francesca!
Grazie per la dritta…vado a cercarmi, appena rientro in Italia, il libro di Rodari che mi hai consigliato! 🙂
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