È una variegata umanità quella che gravita attorno alla libreria parigina «Mille e una pagina», in cui ci si può imbattere a Montmartre: un libraio-filosofo ottuagenario dallo spirito indomito, una «burbera benefica» dal passato nebuloso, due gemelli tanto uguali quanto diversi, un ragazzino sordo dalle risorse insospettabili e un autista che ha viaggiato per il mondo, senza mai lasciare Parigi. Quando, però, il signor Ruche, l’anziano libraio, riceve la lettera di un vecchio compagno di università scomparso misteriosamente in Amazzonia, lo strano equilibrio di questo mondo è destinato a mutare. La lettera annuncia, infatti, l’arrivo di un’intera collezione di libri antichi, una sorta di «summa» del sapere matematico dell’umanità. Ma questo preziosissimo e inatteso dono nasconde… una morte misteriosa. Le strade di Parigi assumono allora tutte le sfumature del giallo, di un giallo in cui i testimoni si chiamano Talete, Pitagora, Fermat e parlano per bocca di un coloratissimo, volubile e saccente pappagallo… Scritto con felice estro narrativo Il teorema del pappagallo è una piccola grande epopea dei numeri che non solo unisce humour, suspense e scienza, ma svela la trascinante vitalità dell’«arida» matematica.
Un avvincente racconto della storia della matematica e degli uomini che hanno fatto grande questa scienza. Ricco di aneddoti e curiosità imperdibili risulta valido per i neofiti ma anche per chi la matematica l’ha studiata.
Sinceramente forzato e piuttosto scontato il giallo a cui la storia della matematica fa da sfondo.
Editore TEA – Pagine 562 – Formato cartaceo – Ebook