L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle miserabili monache – Marco Marsullo

www.inmondadori.it“È la storia di quattro vecchi (un po’) pazzi. La voce narrante è quella di Dino Agile, 74 anni e “la prostata grande quanto la Danimarca”. Il classico vecchiaccio incazzato che ce l’ha con tutto e tutti, tranne che con i suoi tre compari, che con lui dividono il destino a Villa delle Betulle, casa di riposo in provincia di Roma. Guttalax: sorridente e bonaccione, sempre pronto ad assecondare il volere della maggioranza per affetto, più che per volontà propria. Rubirosa: dipendente dal Viagra, che assume più volte al giorno, “per tenerlo sempre pronto, come in una prova anti incendio”, ossessionato da qualsiasi donna, purché over 60. Infine, Brio: il braccio armato del gruppo; chiamato così per via del Parkinson che lo scuote tutto, e ciò nonostante un cecchino con la sua inseparabile fionda e i suoi piani dinamitardi e al limite della realtà. Un giorno: l’occasione della rivincita. Le “Miserabili Monache” dell’ordine di Santa Lavinia d’Oriente (di cui anche Agile si domanda l’effettiva esistenza) comunica ai residenti di Villa delle Betulle che è stata organizzata una visita di due giorni a Roma in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. È allora che Brio propone ad Agile e gli altri di occupare la sede romana dell’emittente tivù cattolica Rete Maria per rimuovere (e “far brillare”) Padre Anselmo da Procida dalla lettura del rosario delle 18; colpevole di pronunciare la preghiera con un’odiosa zeppola. Troppo, per uno come Brio. Agile asseconda il piano folle del suo compare per un motivo preciso: a Roma vive Flaminia, la donna che quando faceva lì il militare, a 19 anni, gli ha spezzato il cuore. E lui vuole ritrovarla. Osteggiati da Capitan Findus (il rivale storico di Agile) e i suoi due scagnozzi Sciabola e Uccello, partiranno così in un’avventura surreale e scorrettissima nella capitale, dove saranno coinvolti in battaglie feroci all’alba, tra i Fori Imperiali, furti, baratti al limite della legalità, feste della borghesia capitolina. L’ultimo guizzo di libertà prima del sipario.”

È uno dei libri che ho ricevuto in regalo al mio onomastico. Il titolo mi ha incuriosito molto e mi sono buttato nella lettura con entusiasmo.

L’autore è un giovane napoletano, Marco Marsullo, che racconta con leggerezza l’avventura di quattro anziani ricoverati in una casa di riposo, ma che hanno la spensieratezza della vita da vivere fino all’ultima goccia.

Molto divertente e ironico, pieno di colpi di scena esilaranti, l’avventura di Dino e dei suoi amici rivela il legame che si può instaurare tra persone che si sono conosciute nella vecchiaia e il desiderio di non lasciare andare i propri sogni, nonostante la vita abbia preso un corso scontato e in parte monotono.

Vi segnalo il sito dell’autore, Marco Marsullo, che racconta la propria voglia di raccontare e di essere letto. Da visitare.

Editore Einaudi – Pagine 224 – Formato cartaceo – Ebook

4 pensieri su “L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle miserabili monache – Marco Marsullo

  1. Scorrendo la trama stavo già sorridendo. Lo inserisco nella lista da leggere. Visitato il blog dell’autore, vale la pena farci un giro.

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