“Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare all’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine…”
La mano lieve di una bambina sulla spalla. Tocco delicato e innocente. Non posso dirvi che era una notte buia e tempestosa in un maniero desolato e infestato. Affatto. Le mie quattro mura domestiche, il solito vociare infantile e la mano improvvisa di mia figlia sulla spalla. Ho buttato in aria il libro che stavo leggendo per lo spavento tanto ero presa dalle atmosfere e dal fiato corto prodotto da questo romanzo. Questa è stata la dimostrazione per me che “La psichiatra” è un thriller degno di questo nome. Vi prende per mano, vi conduce nei meandri della mente umana, vi fa perdere nelle ombre oscure. E voi brancolerete nel buio per mano dell’autore. Senza comprendere fino in fondo, spettatori di un assurdo cosi ben congegnato da essere reale. Cambi di prospettiva improvvisi, atmosfere cupe e rarefatte. Wulf Dorn insieme a Fitzek è il rappresentante di quel filone degli psico-thriller tedeschi che, se siete amanti del brivido come la sottoscritta, non dovete assolutamente perdervi. “Promettimi che non mi lascerai quando lui verrà…”
Sottofondo musicale consigliato per la lettura:
Charlie Clouser – Dead Silence Theme – Piano version
Edizioni Corbaccio – Pagine 398 – Formato cartaceo – Ebook
Non so se è il particolare filling che mi unisce a te, se è la trama, se è il tuo modo di scrivere, io leggerei tutti i libri che recensisci. Mi piacciono quelle trame che mettono i brividi e che anche dal punto di vista psicologico ti coinvolgono, anche quiesto sarà inserito nella lista libri da leggere, ma finirà mai questa lista? Un bacione
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Ciao!
Intanto complimenti per il blog.
Già solo con la recensione mi hai messo i brividi! Di solito i thriller li guardo in tv, ma non mi dispiacerebbe iniziare a leggerne qualcuno 🙂
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Ciao Chiaretta! Vero? Monica ci ha incuriosito, anche a me questo libro ispira 🙂
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molto intrigante….è un periodo in cui prediligo letture diverse, ma me lo segno per la mia prossima vacanza al mare, ci sta alla grande!
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adoro i thriller anche se non ho mai letto nulla di autori tedeschi, rimedio, mi hai incuriosito!
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Ciao! Ho appena scoperto questo blog!!
Io ho questo libro che mi attende sullo scaffale, però sono incerta perché questo genere non mi ha mai attirata molto. Credo che lo leggerò con calma quando avrò l’ispirazione!!
Non so come si fa a seguire un blog wordpress, quindi ho messo il like alla pagina Facebook per poter rimanere aggiornata!
ps: se ti va, anche io ho un blog letterario.. Saresti la benvenuta 🙂 Ti aspetto!
libridicristallo.blogspot.it
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Ok, mi sono iscritta anche al blog ahha
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Grazie mille! Baci
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Ciao Ilenia e benvenuta! Io lo prenoterò in biblioteca, mi ispira anche se penso che mi farà un po paura ma mi sento attratta! Vengo subito a trovarti! Grazie e buona domenica!
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