“Dieci concorrenti approdano su una splendida isola sperduta nell’arcipelago delle Bahamas per partecipare a un nuovo reality show, che promette di essere il più incredibile di sempre. Sembra tutto perfetto: un’occasione unica per dare una svolta alla propria esistenza. I dieci iniziano a studiarsi fin quando una voce dà loro il benvenuto. Il tono è freddo e inquietante. Qualcosa non va: la paura comincia a serpeggiare tra i concorrenti. Il mattino dopo, la stessa Voce li informa che tra di loro c’è un infiltrato, un assassino professionista che ha il compito di eliminarli tutti, uno al giorno. L’unica speranza di salvezza consiste nell’individuare e ammazzare il killer che, abilissimo, inizia a colpire senza lasciare tracce. La paura si trasforma in puro terrore: scegliere gli alleati sbagliati significa morire, ma c’è qualcuno di cui fidarsi? Un thriller mozzafiato che rimescola continuamente le carte e sfida le certezze del lettore fino all’ultima riga.”
Nota doverosa: è un libro di un esordiente e ultimamente, i libri di scrittori sconosciuti ,mi danno una grande soddisfazione ! Ne ho letti diversi di piccole e grandi case editrici, accompagnata sempre da un vago scetticismo di base che però non ha mai trovato conferma : i libri letti si sono sempre dimostrati all’altezza della situazione e mi hanno delusa molto più spesso quelli di nomi noti e blasonat!
Anyway!
Impossibile confrontarlo con “Dieci piccoli indiani”, il piccolo capolavoro letterario della mitica Agatha Christie , anche se in questo romanzo si ritrovano dieci persone in balìa di un killer che spargerà terrore e panico.
“Il reality della paura” è altro, è diverso.
La location : un’isola selvaggia nell’arcipelago delle Bahamas.
L’occasione: partecipare ad un reality show che promette un’unicità spettacolare .
La curiosità e la speranza di una vittoria carica d’oro e di fama , spinge dieci persone a presentarsi all’audizione che altro non è che un colloquio , in una stanza semi vuota, con una voce .
Nonostante la stranezza della situazione e la poca chiarezza sul tutto ,i dieci si imbarcano in questa avventura che tutto sarà ,tranne che piacevole e spensierata. Avranno la conferma che qualcosa non va quando, approdando sull’isola , la voce metallica che li aveva accolti nell’audizione, spiegherà loro il meccanismo di questo “gioco” : tra di loro si nasconde un killer che ha il compito di ammazzarli tutti e l’unica possibilità di salvezza consiste nell’individuarlo e di eliminarlo prima che sia lui a farlo.Da qui è tutto un susseguirsi di colpi di scena che si protraggono fino all’ultima pagina del libro.
Io, come dicevo, l’ho letto in tre ore .Scritto in modo scorrevole , con un occhio volto anche al risvolto psicologico dei personaggi e dell’azione : la brutalità e l’efferatezza nascondono risvolti inquietanti ed è più questo che mi ha colpito piuttosto che il dato oggettivo dei fatti.
I “fatti”sono a volte forti e cruenti peraltro molto ben gestiti e contenuti come piace a me : non riesco a leggere trame troppo violente o esplicite , amo molto di più i gialli “leggeri” alla Christie o alla Raisin , per dire, o quelli più “intimisti” (per esempio, uno su tutti Sandor Marai con il suo “Le braci” o anche “La variante luneburg di Maurensig o “Atteggiamento sospetto” della Muriel Spark…) , che sono forse più “forti” degli altri, ma mi evitano immagini raccapriccianti che non reggo!
“il reality della paura” inoltre è un libro molto “cinematografico” nel senso che si presta molto ad essere “visualizzato” come se fosse un film : le parole studiate , i periodi, la punteggiatura , la struttura , sembrano quelle tipiche della sceneggiatura e mi è venuto naturale immaginare set ed attori !
Di certo avrebbe potuto essere un libro con il numero doppio di pagine : di storie parallele , di sviluppi incrociati di plot ,ce ne sarebbero stati . Le 256 pagine scorrono , come dicevo, velocissime, ho avvertito una sensazione simile alla corsa affannata : mai una tregua, mai momenti di “tranquillità”, nessuna pausa, solo la voglia di arrivare alla fine come se fosse una “liberazione” : scoprire cosa si nasconde dietro alla voce, chi è il killer, perché questo reality…
Queste domande avranno tutte una risposta?
Lascio questo dubbio nell’etere e lascio a voi la curiosità di leggere questo libro.
Ecco a voi l’incipit de : Il reality della paura – Giulio Galli
Prologo:
“ti supplico non ammazzarmi!”
Agitato da un tremito evidente, non osava guardare negli occhi il suo nemico. Era curvo su se stesso,il capo chino, le dita convulsamente intrecciate in atto di preghiera. Aveva molto freddo, eppure si trovavano su un’isola tropicale,in pieno giorno, e la temperatura era sicuramente superiore ai trenta gradi. Solo loro due.
Una voce calma, sicura, replicò: “Sei tu che hai la pistola. Che aspetti ad usarla?”
Era vero. L’arma giaceva ai piedi dell’uomo terrorizzato, in mezzo ad una sabbia finissima, dal riverbero abbagliante. L’avversario invece stringeva un pugnale militare, dalla lama seghettata, e non aveva altro per offendere.
Il poveretto era scosso da brividi profondi. Si sforzava di trovare una via di uscita, ma non riusciva assolutamente a riflettere. Assieme alla paura, provava incredulità : come aveva fatto a cacciarsi in quella situazione? Tutti quei morti…e nessuna possibilità di aiuto. Due settimane prima gli era parso di toccare il cielo con un dito. poi l’incubo. Costante, martellante, devastante. Ora era lì, davanti a un killer che aveva ingannato e ucciso senza mai farsi scoprire.
Editore Libromania – Pagine 256 – Formato cartaceo – Ebook
Devo dire che la trama è paurosa (speriamo non troppo) e intrigante. In questo periodo mi sono avvicinata ai gialli – thriller e mi piace questa nuovo sentiero di lettura. Sarà la mia compagnia per quest’estate! Grazie!
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Da amante dei gialli,thriller e quant’altro questo non me lo posso proprio perdere. E complimenti per la recensione: accende la curiosità senza sfiorare lo spoiler !Inserito nella mia lista dei desideri!
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